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Dicembre 1, 2022
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“LE DIETE NON FUNZIONANO”: parliamone…

(Premetto che proprio non ci riesco a fornire le famose “pillole di nutrizione” in cui mi limito a dirvi che gli agrumi contengono vitamina C o di mangiare le famose 5 porzioni di frutta e verdura. Quindi, se avete i minuti contati, questo post potrebbe essere troppo lungo per voi.)

Dunque, se per “dieta” intendiamo quel foglio di carta che il nutrizionista ci consegna in cui trovo dettagliatamente scritto quanto e ciò che “devo” mangiare, beh, questa può essere altamente funzionale nell’immediato e se la persona ha bisogno di input precisi per problemi organizzativi e se ciò è associato ad un incondizionato senso di disciplina per cui mi sento in dovere di seguire più fedelmente possibile quanto  imposto da un altro (sia ben chiaro, un professionista non dovrebbe ovviamente “imporre” mai nulla, ma è la persona a far leva sul quel senso del dovere, che gli sembra l’unico strumento che ha per perder peso).

E da qui nascono le domande di rito a testimoniare quanto sopra, tipo “POSSO mangiare questo o quello e in che quantità?”

Quindi, la domanda che dovrebbe sorgere spontanea è la seguente: per quanto può durare tutto questo? Certo, dipende dalla forza di volontà della persona, ok, e poi?

Direi che la “dieta” può restare un valido strumento soltanto se viene “capita” e per comprenderla devo appropriarmi di alcuni concetti base. Sì, insomma, ci vuole un po’ di impegno, di curiosità: perché delegare il successo del proprio dimagrimento esclusivamente ad un elenco di alimenti e loro quantità mi sembra altamente riduttivo. E’ come dire che ho la pressione alta e il bravo medico individua la giusta dose di antipertensivo e così ho risolto velocemente il problema a valle.

Siamo in cerca di soluzioni facili e immediate, fatichiamo a prenderci la responsabilità di un intervento preventivo e correttivo sul nostro stile di vita e la deleghiamo ad un professionista (eh beh, certo, lo paghiamo! Ci mancherebbe!). L’ideale sarebbe una dieta scritta, dettagliata, pratica e veloce, che rispecchi a pieno i nostri gusti e i nostri ritmi. Ma quando siamo stanchi e annoiati di stare a regime la abbandoniamo. E’ inevitabile! E sarebbe strano il contrario. E così di nutrizionisti ne vediamo a bizzeffe e collezioniamo diete e nessuna sembra fatta per noi (perché se così fosse, chi mai la abbandonerebbe?).

Ma allora i nutrizionisti che ci stanno a fare??

Se restituiamo al termine “dieta” la sua originale accezione, comprenderemo che si tratta di uno stile di vita che racchiude una molteplicità di fattori su cui io, e solo io, posso e voglio intervenire. Il nutrizionista mi consegnerà magari una piano alimentare che sento cucito su misura, ma resteranno sempre delle preziose linee guida e non la chiave del mio dimagrimento se non apro gli occhi e la mente. Il ruolo del nutrizionista dovrebbe essere proprio quello di guidare ed educare la persona ad un corretto stile alimentare ed ogni incontro un’opportunità di crescita per entrambi e non l’occasione per testare l’aderenza alla dieta consegnata.

P.S. Di questo e molto altro parleremo negli incontri condotti da me e da uno psicoterapeuta! Stiamo raccogliendo i nominativi, quindi contattatemi pure in privato per ulteriori info