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Buonissime queste CRESPELLE DI CECI ripiene di verdurine e patate!!    
RICETTINA PER 4 CRESPELLE
1) preparate la pastella semplicemente mescolando 100 g di farina di ceci con 250 ml d’acqua, un pizzico di sale e mezzo cucchiaino di curcuma e lasciate riposare in frigo il tempo di preparare le verdure

2) grattugiate due patate piccole e poi mettetele in acqua per far rilasciare loro l”amido e renderle più croccanti
3) rosalate in due cucchiai d’olio una carota grande grattugiata, mezza cipolla dorata, poi aggiungete le patate e in un secondo momento mezzo cavolo cappuccio tagliato con la mandolina

4) rigirate spesso a fiamma vivace e fate cuocere fino a che le verdure avranno dimezzato il loro volume
5) salate e abbassate al minimo la fiamma
6) intanto su un’antiaderente versate un piccolo mestolo di pastella di ceci: due minuti per lato e la crespella è pronta!
7) farcite le crespelle con le verdure
😎 cospargetele (magari se ci tenete, in maniera più elegante di come ho fatto io) con una salsina a base di due cucchiai di yogurt, uno di succo di limone e di erba cipollina secca (un po’ di acidità dà il tocco finale)
9) pappatevele di gusto
P.s. sono un po’ in fissa con i ceci e con lo yogurt ma sono due alimenti versatili ed eccezionali!
Buon appetito in salute a tutti!

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Perché non prepararci un buon porridge salato con verdure e uova in camicia?
È un piatto davvero strategico perché:
1) è molto saziante sia nell’ immediato che a lungo termine
2) è velocissimo da preparare
3) rapporto goduria/apporto calorico e nutrizionale insuperabile! 😉
Per fare questo tipo di porridge in un’antiaderente basta versare 50 g di fiocchi d’avena integrali sottili (quelli più adatti al porridge perché a rapida cottura in quanto appunto tagliati sottili) con 200 g di acqua e un pizzico di sale. Tempo 3 minuti otterrete la consistenza cremosa tipica del porridge.
Nel frattempo potete cuocere l’uovo in acqua bollente (di link per la preparazione dell’uovo in camicia su YouTube ce ne sono a bizzeffe). Unite uovo, avena e la vostra verdura preferita (un avanzo della cena per esempio), aggiustate eventualmente di sale, pepe ed arricchite con un giro d’olio.
Dal punto di vista nutrizionale, questa porzione di avena è abbastanza simile a 60 g di pasta integrale, con la differenza che per sua natura, questa preparazione è decisamente più saziante.
Se vi piace il porridge e la sua consistenza, provatelo in questo modo!

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Se siete a corto di idee per un contorno leggero e gustoso, vi suggerisco di stufare in padella dell’indivia belga con scalogno e peperoncino. Il tocco finale? Un giro generoso di aceto balsamico!
Un contorno dal sapore deciso e originale, oltre ad essere una delle fonti più ricche di INULINA.
Cos’è l’inulina? Una fibra solubile da noi non digeribile, ma che diventa un’ottima risorsa alimentare per i nostri batteri intestinali “buoni”, che ne vanno decisamente ghiotti, svolgendo così una spiccata attività PREBIOTICA.
E allora buon appetito in salute a tutti!
Quindi, per ottimizzare, l’impasto potete prepararlo anche il giorno prima per esempio, che poi a far le polpettine all’ultimo non ci vuole niente appunto 🙂.
L’idea della salsa mi è venuta utilizzando il cipollotto che stavo affettando per aggiungerlo alla frittata che stavo preparando per il pranzo del giorno dopo.
L’insalata si prepara anche velocemente.
Insomma, per mangiare bene e felici ci vuole sì un po’ di impegno, ma è sostenibile e ne vale la pena.

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Ho preparato, o meglio, la macchina del pane ha preparato un pan dolce soffice soffice.
Vi avviso: NON è light, né fit, né proteico, né “fatto solo da due ingredienti”, né rapido, né senza lattosio, né veg, né senza glutine, non contiene avena (io la adoro eh, sia chiaro, ma ha rotto i cosiddetti perché ce la mettono dappertutto), contiene zuccheri.
E’ la classica coccola, calorica. Punto.
Mix di ingredienti da mettere nella macchina del pane (DOSI PER 8 BELLE FETTE):
🔴70 g di burro sciolti in 230 ml di latte intero a fiamma bassissima (poi mettetelo nella macchina quando il latte ha raggiunto la temperatura ambiente)
🔴200 g di farina di farro + 150 g di farina di frumento tipo 1 (ma potete scegliere quello che più vi piace e il risultato viene sempre buono) + 50 g di zucchero + 1 cucchiaino e mezzo di sale e 5 g di lievito di birra in polvere
🔴dopo la prima mescolata, potete inserire gli altri ingredienti: io ho usato 50 g di datteri denocciolati, 20 g circa di semi di zucca e 30 g di mandorle tritati grossolanamente (ma potete usare fichi secchi, uvetta, altra frutta secca e/o semi)
L’impostazione della macchina è per il pan brioche.
Se invece lo fate a mano, consiglio di far lievitare al caldo l’impasto per due ore, per poi traferirlo in uno stampo per pane in cassetta, e lasciarlo lievitare un’altra ora almeno. Fatelo poi cuocere in forno statico a 180 gradi per 45 minuti o finché ottenete una buona doratura esterna.
Per chi interessato, segue un’analisi dal punto di vista nutrizionale.
Una porzione di 100 g (abbondante, credetemi) apporta circa 300 kcal, un contenuto di zuccheri e grassi prevalentemente saturi pari a 12 g per entrambi.
Considerando che due fette di pan carrè con burro e marmellata possiedono più o meno gli stessi valori nutrizionali (una porzione standard di marmellata da sola vi offre circa 10 g di zuccheri, per esempio), questa specialità è perfetta per una buona colazione, affiancata magari da un bicchiere di kefir o da uno yogurt magro.
Oppure, perché non dopo una bella minestra calda o una generosa porzione di verdure come pasto?
Insomma, quello che voglio farvi capire è che non tutto deve essere fit o light per essere commestibile senza sensi di colpa 😉
Basta saperlo bilanciare!
E godiamoci il cibo e la vita!
NB Chi è intollerante al lattosio può sostituire il latte con uno delattosato o con una bevanda vegetale (ma confesso che non conosco il risultato), idem per il burro che esiste senza lattosio, oppure che può essere sostituito da 50 g di olio

Febbraio 13, 2024
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Che sia chiaro, questo non vuole assolutamente essere un post che vi incoraggia a contare quotidianamente le calorie, ma vorrei solo concentrarmi su un aspetto in particolare: se avete due minuti leggetelo tutto, altrimenti potete saltare subito alle conclusioni finali.
 
L’altra settimana ho fatto una colazione normale con una fetta di pane con un velo di burro (o forse un po’di ricotta, ora non ricordo) e della confettura extra e il mio solito tè al limone non zuccherato. Pranzato con una bella insalatona con due uova sode e circa due cucchiai d’olio evo, sale e aceto.
A metà pomeriggio ho tappato il buchino con un mix di frutta secca e disidrata (forse 50 g in tutto) e poi di sera, al pub con amici, mi son goduta un bel cheesburger con tanto di cheddar, salse, cipolla, verdure e cetriolini, qualche patatina dolce fritta in condivisione e una birra blanche (tutto di ottima qualità, se pur ovviamente un tripudio di grassi, carboidrati e… calorie, ma lo sappiamo già 😉 ).
E’ stata una giornata molto dinamica e il mio smart watch ha calcolato circa 14.000 passi.
 
Dopo una stima del dispendio energetico e dell’introito calorico, sono piuttosto sicura che ho pareggiato i conti.
 
Che significa ciò? Che, come dico più volte, non c’è nulla che in assoluto faccia ingrassare. Tutto dipende dal contesto in cui è inserito e dalla frequenza di consumo di ogni alimento! Non mangiavo un paninazzo da un bel po’ (per esempio).
 
Conclusione: potete godervi QUALSIASI cibo vi piaccia, ma fate il possibile per mantenervi attivi e per cercare di mantenere o ritrovare buonsenso ed equilibrio!
 
Di questo e molto altro io e lo psicoterapeuta, Luca Burigana, parleremo nel nostro LABORATORIO DI ALIMENTAZIONE SERENA E CONSAPEVOLE, che si terrà il primo weekend di marzo.
 
Per info, contattatemi in privato su nutrizione@elenavinci.it

Gennaio 25, 2024
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IL PANE è UN ALIMENTO. E come dice il nutrizionista dott. Stefano Vendrame, non è una delle “cose” con cui si apparecchia la tavola. Della serie: piatto, tovagliolo, posate, bicchiere… pane.
E nonostante si faccia fatica a togliersi questa abitudine tutta italiana, ricordatevi che un etto di pane ha le stesse calorie di 70 g di pasta! E, per gli amanti del pane, la quantità citata non è poi così difficile da raggiungere.
Ora, certamente questo non vuole essere un post che vi scoraggia al consumo di tale amato e a noi caro alimento, quindi di seguito trovate qualche consiglio da tenere a mente:
1) Prediligete pane con farine non raffinate e/o ricco di fibre come quello di segale, integrale, con i semi, con farine miste
2) Limitate il più possibile il consumo di quello bianco. Se vi piace il pane bianco scegliete quello di grano duro con lievito madre, tipo una ciabatta, con poca mollica e l’impasto bello alveolato
3) Se invece per voi il pane esiste solo bianco e morbido morbido, cercate di ridurne le porzioni, ma specialmente evitate di mangiarlo da solo.
Quindi, avete presente quando uscite dalla panetteria a ora di pranzo e senza nemmeno accorgervene vi siete già sbaffati un bel panino direttamente dal sacchetto prima ancora di iniziare il pranzo? Ecco, non c’è cosa peggiore perché la glicemia vi schizzerà alle stelle. Se vi piace tanto il pane bianco, lasciatene un pezzetto alla fine del pasto: un pasto in cui non c’è un primo ma un secondo con verdura e il pane costituisce la vostra principale fonte di carboidrati (con un piatto di minestrone e delle uova strapazzate per esempio, il pane ci sta tutto!)
4) Possiamo mangiare un etto di pane, preferibilmente integrale o di segale, se decidiamo di pranzare con un bel panino: in questo caso riduciamo la porzione di affettati e formaggi e aggiungiamo piuttosto qualche bella verdura di stagione.
Avete mai pensato a due fette di pane di segale con del buon prosciutto crudo e abbondante zucca al forno? O ancora, una ciabatta con dell’hummus di ceci fatto in casa e del radicchio al forno? E che ne dite di un panino integrale con una frittata di carciofi?
E come sempre, buon appetito in salute a tutti!!

Gennaio 20, 2024
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Avete presente quella pubblicità in cui uno “non ci vede più dalla fame”?

Ecco, se avete fame, evitate cibi zuccherini tipo le merendine o i biscottini o cioccolatini convinti che possano realmente saziarvi. Non faranno altro che provocarvi un picco glicemico, ovvero un aumento repentino del livello di zuccheri nel sangue. E quando invece la glicemia, altrettanto rapidamente, si abbasserà nuovamente, avrete fame. Di nuovo.
Si innesca così un circolo vizioso.

Se volete uno spuntino saziante scegliete yogurt interi bianchi, frutta secca, un uovo sodo, un pezzo di parmigiano, della ricotta o dell’hummus con verdure per esempio.

I dolci lasciamoli come dessert dopo un pasto in cui NON abbondano i carboidrati ma che è ricco di fibre e che contiene proteine e un po’ di grassi, oppure mangiamoli a colazione, specialmente quando preparati in casa con farine integrali, poco zucchero e frutta secca.

ESEMPIO
Dopo una cena a base di pesce al forno, un pezzettino di pane e tante verdure al forno, potrei concedermi una porzione del mio dolce preferito e poi fare due passi.
Invece, per quanto riguarda la colazione, che ne pensate di una fetta di torta integrale di carote con farina di mandorle e poco zucchero? E poi magari vado a lavorare a piedi se ho la possibilità…

Le merendine, invece? Lasciamole pure sullo scaffale.

E buon appetito in salute a tutti!!


Febbraio 14, 2023
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Dovete assolutamente fare questo BUDINO CREMOSO ALLA BANANA: È SEMPLICISSIMO, SANO E VELOCE…
Ricettina al volo:
🍌 Frullate assieme una banana a media maturazione, 200 g di latte vaccino o vegetale, un cucchiaio di PURO burro d’arachidi e 15 g di farina di castagne
🍌 Versate il frullato in un pentolino, mettetelo sul fuoco, con un frustino mescolate in continuazione e appena sfiora il bollore abbassate la fiamma e, sempre mescolando, fate addensare leggermente.
🍌 Traferite la crema in una ciotolina.
Potete poi metterlo in frigo e gustarlo come un vero e proprio budino oppure ancora tiepido in tutta la sua cremosità.
È BUONISSIMO!!! Perfetto a metà dose come merenda per i bambini, al mattino tiepido al posto di un porridge, come dessert leggero. Inoltre è bilanciato dal punto di vista nutrizionale.
Consiglio speciale: cannella nella crema come se non ci fosse un domani e una finale aggiunta di semi misti o frutta secca!
Il budino con i semi croccanti (zucca, girasole, lino e grano saraceno)
Buon appetito in salute a tutti e… i budini proteici industriali lasciamoli sullo scaffale! 😉

Dicembre 28, 2022
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La tradizione di mangiarle a capodanno viene addirittura dai Romani, che regalavano ai loro cari un borsellino pieno di lenticchie, con l’augurio che queste si trasformassero in soldi durante l’anno.
E visto che ahimè qualcuno si ricorda della loro esistenza soltanto in questi giorni in abbinata con il cotechino, approfitterò per elogiarne le proprietà e la versatilità ed incoraggiarne il consumo tutto l’anno.
1) Tra i legumi sono fra le più ricche di proteine: l’abbinamento a cereali e loro derivati (pasta e pane) ci offre tutti gli aminoacidi di cui abbiamo bisogno
2) Buona fonte di ferro, ma scarsamente assimilabile: per aumentarne la nostra capacità di assorbimento, basta far seguire il pasto da un agrume o spruzzare del succo di limone nell’acqua che accompagna il pasto, o ancora qualche pomodorino vicino per esempio
3) Ottima fonte di fibra solubile come tutti i legumi: utile per prolungare il senso di sazietà, per il controllo della glicemia e del colesterolo nel sangue e per l’equilibrio della nostra flora intestinale
4) Mediamente più veloci da cuocere rispetto agli altri legumi
A tal proposito, con le lenticchie rosse, vendute prevalentemente già decorticate e quindi solitamente meglio tollerate anche dagli intestini più sensibili, si può fare un ottimo “ragù”: basta unirle al classico soffritto con qualche cucchiaio di salsa di pomodoro e aromi e condirci riso o pasta. Oppure si può preparare una zuppa con zucca e altre verdurine: in venti minuti massimo è pronta, aggiungo qualche crostino et voilà!
O ancora, avete mai provato ad aggiungere le lenticchie all’insalata al posto dei fagioli? O a prepararvi un fantasioso piatto unico a base di cereali o riso, lenticchie e verdure di stagione con le vostre spezie preferite? O delle polpettine al curry da cuocere in forno?
Un’ultima precisazione: le lenticchie, come tutti i legumi, NON SONO UN CONTORNO, bensì la fonte proteica del vostro pasto, che può quindi sostituire la carne o il pesce per esempio.
E allora non mi resta che fare a tutti i miei più sinceri auguri, che sia un anno colmo di salute e buone cosine da portare sulla nostra tavola!!

Dicembre 1, 2022
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“LE DIETE NON FUNZIONANO”: parliamone…

(Premetto che proprio non ci riesco a fornire le famose “pillole di nutrizione” in cui mi limito a dirvi che gli agrumi contengono vitamina C o di mangiare le famose 5 porzioni di frutta e verdura. Quindi, se avete i minuti contati, questo post potrebbe essere troppo lungo per voi.)

Dunque, se per “dieta” intendiamo quel foglio di carta che il nutrizionista ci consegna in cui trovo dettagliatamente scritto quanto e ciò che “devo” mangiare, beh, questa può essere altamente funzionale nell’immediato e se la persona ha bisogno di input precisi per problemi organizzativi e se ciò è associato ad un incondizionato senso di disciplina per cui mi sento in dovere di seguire più fedelmente possibile quanto  imposto da un altro (sia ben chiaro, un professionista non dovrebbe ovviamente “imporre” mai nulla, ma è la persona a far leva sul quel senso del dovere, che gli sembra l’unico strumento che ha per perder peso).

E da qui nascono le domande di rito a testimoniare quanto sopra, tipo “POSSO mangiare questo o quello e in che quantità?”

Quindi, la domanda che dovrebbe sorgere spontanea è la seguente: per quanto può durare tutto questo? Certo, dipende dalla forza di volontà della persona, ok, e poi?

Direi che la “dieta” può restare un valido strumento soltanto se viene “capita” e per comprenderla devo appropriarmi di alcuni concetti base. Sì, insomma, ci vuole un po’ di impegno, di curiosità: perché delegare il successo del proprio dimagrimento esclusivamente ad un elenco di alimenti e loro quantità mi sembra altamente riduttivo. E’ come dire che ho la pressione alta e il bravo medico individua la giusta dose di antipertensivo e così ho risolto velocemente il problema a valle.

Siamo in cerca di soluzioni facili e immediate, fatichiamo a prenderci la responsabilità di un intervento preventivo e correttivo sul nostro stile di vita e la deleghiamo ad un professionista (eh beh, certo, lo paghiamo! Ci mancherebbe!). L’ideale sarebbe una dieta scritta, dettagliata, pratica e veloce, che rispecchi a pieno i nostri gusti e i nostri ritmi. Ma quando siamo stanchi e annoiati di stare a regime la abbandoniamo. E’ inevitabile! E sarebbe strano il contrario. E così di nutrizionisti ne vediamo a bizzeffe e collezioniamo diete e nessuna sembra fatta per noi (perché se così fosse, chi mai la abbandonerebbe?).

Ma allora i nutrizionisti che ci stanno a fare??

Se restituiamo al termine “dieta” la sua originale accezione, comprenderemo che si tratta di uno stile di vita che racchiude una molteplicità di fattori su cui io, e solo io, posso e voglio intervenire. Il nutrizionista mi consegnerà magari una piano alimentare che sento cucito su misura, ma resteranno sempre delle preziose linee guida e non la chiave del mio dimagrimento se non apro gli occhi e la mente. Il ruolo del nutrizionista dovrebbe essere proprio quello di guidare ed educare la persona ad un corretto stile alimentare ed ogni incontro un’opportunità di crescita per entrambi e non l’occasione per testare l’aderenza alla dieta consegnata.

P.S. Di questo e molto altro parleremo negli incontri condotti da me e da uno psicoterapeuta! Stiamo raccogliendo i nominativi, quindi contattatemi pure in privato per ulteriori info