Ieri sera avevo voglia di qualcosa di sfizioso. L’idea era quella di una torta salata bella rustica e genuina.
La domanda è questa: perché non usare la pasta già pronta del supermercato?
Intanto, può capitare che non ce l’avete e quindi… meglio così! Basta impastare 300 g di farina integrale, 120 g di vino bianco con 50 g d’olio d’oliva e un pizzico di sale fino a formare una palla che lasciate riposare in frigo (ci mettete meno di cinque minuti, giuro). E mentre l’impasto riposa cucinate al volo qualsiasi verdura, un pochino di patate, rosolate delle cipolle con un filo d’olio, tagliate qualche cubetto di formaggio stagionato e mescolate con le uova: qualsiasi ripieno “svuotafrigo” andrà bene. La pasta sarà stendibilissima e pronta per foderare una teglia. Versateci il ripieno e infornate per circa 40 minuti a 180°.
Il risultato è un impasto croccante che sa di tarallo pugliese, con tutta la fibra e il valore nutrizionale della farina integrale e con grassi di qualità ottima propri dell’olio extravergine d’oliva: insomma, nulla a che vedere con buona parte delle pallide paste arrotolate del banco frigo o del reparto surgelati, o dei tortini già pronti.
Quindi, il mio consiglio è quello di dedicare pochi minuti alla preparazione di questo impasto e scegliere verdure di stagione. Gustatevi pomodori e pomodorini, zucchine, melanzane e peperoni in estate, ora potete per esempio scegliere tra la varietà di Crucifere (o Brassicacee) che la natura ci offre e dare sfogo alla vostra fantasia.
Io ho fatto una torta salata con il cavolo nero avanzato dalla ribollita: lo sfizio me lo sono tolto, eccome!
Buon appetito in salute!
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